martedì 24 febbraio 2009

Vertice Berlusconi-Sarkozy Firmato l'accordo sul nucleare


ENERGIA

Cooperazione tra Italia e Francia: "Partnership illimitata". Confronto dalla Tav all'Afghanistan


ROMA - Accordo fatto tra Italia e Francia sull'energia nucleare. Il premier Silvio Berlusconi e il capo dell'Eliseo, Nicolas Sarkozy, hanno siglato l'intesa che prevede la cooperazione tra i due Paesi sulla produzione di energia con l'atomo e apre la strada alla costruzione in Italia di quattro centrali di terza generazione. Questo il tema principale del vertice italo-francese di oggi a Villa Madama, Roma. Una giornata di incontri tra i ministri dei due Paesi, dove molti sono stati i temi in discussione, dalla Tav alla crisi finanziaria.

Premier: "Dobbiamo adeguarci". "E' una gioia aver firmato questi accordi sul nucleare", ha esordito il premier durante la conferenza stampa. Per Berlusconi il ritorno al nucleare è imprescindibile: "Dobbiamo adeguarci e svegliarci da questo sonno che stiamo facendo da decenni - ha detto - e affrontare la costruzione di centrali nucleari in Italia con al fianco gli amici francesi, che ci mettono a disposizione il loro know how e grazie al quale risparmieremo anni e soldi". Finora l'ostacolo, secondo il presidente del Consiglio, è stato "il fanatismo ideologico" degli ambientalisti.

Sarkozy: "Partnership illimitata". Il capo dell'Eliseo ha parlato di un accordo "storico" e ha detto che, se l'Italia confermerà il suo ritorno al nucleare (manca ancora l'approvazione del ddl Scajola, ndr), la Francia è disponibile a una "partnership illimitata". "Siamo pronti a dare un aiuto forte per il ritorno di Roma al nucleare", ha aggiunto il presidente francese.

Enel ed Edf. Oltre alla firma del protocollo intergovernativo, sono stati anche sottoscritti da Enel e Edf due "memorandum of understanding" sul nucleare. Documenti firmati dall'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti, e dal presidente e direttore generale di Edf, Pierre Gadonneix, che fanno nascere una joint-venture e disegnano un futuro di stretta collaborazione. Tra i vari punti previsti, c'è il rafforzamento della presenza di Enel sul territorio francese: dopo l'ingresso nella centrale di Flamaville, il gruppo italiano entrerà con la stessa quota (il 12,5%) nella nuova centrale di Penly, in Normandia.

Gli altri temi dell'incontro. Stamattina il vertice a Villa Madama si è aperto in un'atmosfera di cordialità. Oltre all'energia, sul tavolo c'erano molti altri argomenti: dai trasporti, con la Tav, al settore militare, con l'Afghanistan e il Libano, all'istruzione e alla crisi finanziaria.

La crisi. Anche la difficile situazione economica è stata al centro della discussione dei due leader. Dopo aver frenato sull'ipotesi di nazionalizzazione delle banche, Berlusconi ha ribadito che il nostro sistema bancario è "solido, siamo un popolo di risparmiatori" e "non è stato inquinato dai titoli tossici". "Italia e Francia vogliono cambiare l'Europa per tutelare i cittadini europei e trarre insegnamenti dalla crisi", ha sostenuto Sarkozy. E poi ha enumerato le sue ricette: "Vogliamo sanzionare i paradisi fiscali, controllare gli hedge-fund e fissare nuove regole per la retribuzione dei banchieri, dei trader e per i bonus".

"Al vertice Ue con una sola voce". Il presidente francese ha rimarcato che gli istituti bancari italiani e francesi "non sono fra quelli che versano nelle maggiori difficoltà in Europa". "E' giusto - ha aggiunto - che Italia e Francia aiutino le politiche industriali, ma io avrei preferito che ci fosse stata una politica coordinata europea per sostenere l'auto". Sarkozy ha assicurato che, al vertice Ue di domenica prossima sulla crisi, "Italia e Francia parleranno con una sola voce per chiedere di prendere decisioni forti".

Truppe congiunte. L'idea è di Sarkozy, ma a riferirla è stato il premier: per garantire la stabilità del Libano saranno presto costituite truppe congiunte franco-italiane. Tra i possibili accordi sulla difesa che l'Italia e la Francia stanno valutando, ci sarebbe un battaglione navale condiviso: "Abbiamo gli stessi obiettivi di politica estera e abbiamo una politica economica comune. Potremmo fare un battaglione navale italo-francese'', avrebbe ipotizzato Sarkozy.

Matteoli: "La Tav già nei prossimi mesi". Al vertice di oggi il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e il suo omologo francese Jean-Louis Borloo hanno sottoscritto alcuni accordi che riguardano la realizzazione della galleria del Tenda, la messa in sicurezza del tunnel del Frèjus, l'incremento dell'autostrada ferroviaria viaggiante (Afa), ma anche la Tav, la linea ferroviaria Torino-Lione. "Con il collega Borloo - ha detto Matteoli - abbiamo condiviso la necessità di rispettare un cronoprogramma che consenta già nei prossimi mesi la definizione del progetto della Torino-Lione, in modo da non ritardare l'attuazione di un'opera essenziale per l'economia dei due Paesi e dell'Europa".

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