martedì 17 febbraio 2009

Fortissimamente Google


di Federico Ferrazza
Le foto subacquee, le passeggiate su Marte, i viaggi nel tempo. E la localizzazione degli amici sui cellulari. Così Big G risponde alla crisi hi-tech


Crisi o non crisi, quelli di Google non stanno mai fermi. Mentre le altre aziende hi-tech riducono fatturati, investimenti e personale, Google rilancia e sforna quasi ogni settimana un prodotto nuovo. è il caso, per esempio, di Latitude. L'ultima novità di casa Google è un programma per telefonini (solo di ultima generazione, però: quelli che hanno un modulo Gps al loro interno) con il quale è possibile vedere su una mappa dove si trovano i nostri amici. Un'applicazione che ha subito creato un vespaio di polemiche per i possibili pericoli sulla privacy. Discussioni subito raffreddate da Google: il luogo in cui ci si trova, hanno spiegato, non viene pubblicato in modo automatico, ma visualizzato solo se l'utente lo vuole.

Quella dei cellulari è una delle strade che a Mountain View si batterà sempre di più nei prossimi anni. Il motivo è semplice: nel mondo sono tre miliardi le persone che possiedono un telefonino e ogni anno un altro miliardo di terminali viene acquistato. Numeri tre volte superiori a quelli relativi ai pc, sia da scrivania sia portatili. E siccome gran parte del business di Google passa per la pubblicità, esiste un modo migliore di far apparire spot che sui cellulari?.

Seppur promettente, però, la telefonia mobile non ha ancora sviluppato tutte le sue potenzialità. Quindi nei laboratori di Mountain View pensano anche ad altro. La prova è la quinta versione di Google Earth, software (disponibile in 40 lingue) che permette di girare il mondo in 3D rimanendo seduti davanti al proprio computer. Le nuove funzionalità riguardano i viaggi nel tempo: attraverso una barra, per esempio, si accede a immagini storiche e si visualizzano le trasformazioni dello sviluppo urbano o del deterioramento ambientale, come nel caso dell'erosione costiera o della deforestazione (per alcune zone è disponibile fin dal 1940 ai nostri giorni, per l'Italia al massimo dal 1997). Così, si può guardare la costruzione degli stadi di calcio tedeschi per i Mondiali del 2006, la desertificazione del lago africano Ciad o lo scioglimento del ghiacciaio Grinnell nel Montana.


Dentro la nuova versione di Earth, Google ha rilasciato anche Ocean, un nuovo archivio di informazioni (realizzato in collaborazione con scienziati, ricercatori ed esploratori) con cui è possibile perlustrare i fondali marini. 'Passeggiando' sott'acqua si incontrano video e foto degli oceani con informazioni sulle aree protette, inclusa per esempio la grande barriera corallina australiana. Con Ocean, inoltre, si possono tracciare gli animali (quelli controllati dai satelliti come balene e squali), monitorare lo stato di salute delle acque, guardare montagne sommerse, apprezzare i video delle spedizioni dagli archivi dell'oceanografo francese Jacques Cousteau o ispezionare i luoghi in cui si trovano navi e sottomarini affondati. Si possono anche vestire i panni di un pesce, anche se è abbastanza inutile, visto che non essendoci animali in 3D si vede praticamente solo il blu dell'acqua.

Oltre a Ocean, nella nuova versione di Earth c'è anche Mars, un'applicazione per camminare virtualmente sul suolo marziano grazie a immagini catturate dai satelliti o dai robot che in questi anni hanno esplorato il pianeta rosso.

Fra le ultime novità di Google ci sono poi la storia e l'arte. Alla fine del 2008 è partito il progetto 'Ancient Rome in 3D', realizzato dall'università della Virginia, che raccoglie 6.700 edifici dell'antica Roma ricostruiti in tre dimensioni. Talmente tanti edifici che solo con un computer più potente della media siamo riusciti a provarlo. Una volta entrati, però, è divertente muoversi fra le strade virtuali di una Roma antica che mostrano anche informazioni testuali prese dal Web. Simile nell'approccio è il progetto Prado (partito a gennaio) con il quale si possono vedere 14 opere presenti al museo di Madrid con un'altissima definizione (14 gigapixel), che consente di apprezzare dettagli finissimi, impossibili da cogliere dal vivo.

"Google si sta muovendo con la stessa filosofia che segue dal principio: fornire informazioni accessibili agli utenti, rendendole più complete, più semplici e più immediate", spiega Giorgia Longoni, direttore del marketing di Google Italia. "Per esempio, quando si cercano informazioni su Firenze, è preferibile che compaia subito una mappa della città. Lo stesso vale se vogliamo saperne di più su un'eventuale località in cui andare in vacanza: abbiamo bisogno di foto, video, pagine realizzate dagli utenti. Dobbiamo cercare di interpretare le esigenze informative di tutti, facilitando e arricchendo l'offerta". Per farlo, però, Google chiede in continuazione ai suoi utenti di rinunciare a parte della loro privacy (a scopi pubblicitari). Nessuna violazione, ma una silenziosa e costante richiesta di informazioni sui propri gusti, idee o sui luoghi che si visitano dal vivo. Il motore di ricerca si propone, infatti, come archivio di tutte le nostre informazioni.

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