mercoledì 11 febbraio 2009

Eluana, l'autopsia assolve i medici


UDINE - Tutti vogliono che siano chiare, limpide, verificate nei minimi particolari le ultime ore di vita di Eluana e le cause della sua morte. Lo chiede Beppino Englaro, lo sollecitano i suoi legali, la procura della Repubblica e tutta la grande massa di chi è convinto che la scomparsa improvvisa della ragazza nasconda qualche "colpo di mano" da parte dei medici o dei famigliari. Da ieri sera una prima risposta c'è: la morte di Eluana è avvenuta per collasso cardio-circolatorio dovuto a disidratazione. Come era indicato dal protocollo approvato dalla Corte d'Appello di Milano.
È questo il responso dell'autopsia, eseguita ieri pomeriggio e durata tre ore e un quarto, che non è un'indicazione definitiva sulla regolarità del comportamento dei medici: mancano ancora i risultati dei rilievi tossicologici, per i quali ancora ci vorrà parecchio tempo. Uno dei dubbi da fugare, infatti, sta nell'ipotesi che a Eluana siano stati somministrati farmaci, sedativi in particolare, in dosi che per una persona nelle sue condizioni sarebbero da considerarsi letali. C'è un perito che si sta occupando delle analisi per conto della magistratura, affiancato da un esperto della difesa. Ma la prima risposta arrivata ieri è già incoraggiante: medici e infermieri della clinica La Quiete avrebbero applicato alla lettera il protocollo.

"Che si vada fino in fondo. Quando l'inchiesta avrà chiarito ogni cosa, verrà il nostro turno". Così dice con calma, ma tanta rabbia rappresa, l'avvocato Giuseppe Campeis, che assiste Beppino Englaro e l'anestesista Amato De Monte. Dopo la valanga di accuse che sono piovute e ancora piovono su Englaro e De Monte, il legale ha consigliaro loro di non replicare, di tacere. Dopo di che potrebbe arrivare il momento delle denunce, in sede civile e penale. Contro di chi, per esempio? L'avvocato si limita a dire: "Chi ha parlato di omicidio tutti l'hanno sentito". Vi muoverete anche contro i politici? "L'immunità non è completa, è limitata. E comunque recenti sentenze della Cassazione ci danni dei margini di azione".

Nel frattempo si sta valutando la massa incredibile di esposti piovuti sulla scrivania del procuratore Antonio Biancardi, di cui alcuni sembrano del tutto privi di fondamento. "Al momento - ha detto ieri il procuratore generale, Beniamino Deidda - Non c'è notizia di commissione di alcun reato. Proseguiremo seguendo rigorosamente la prassi che si usa in questi casi". Primo provvedimento: la nomina dei periti e l'autopsia. Ma - è stato confermato ieri sera - nessun nome è stato iscritto nel registro degli indagati. Ed è giunta anche la valutazione dei Nas, inviati la scorsa settimana dal ministro Sacconi per verificare se la sistemazione di Eluana alla clinica La Quiete fosse secondo le regole. La risposta è: sì. Quindi anche su questo versante tutto regolare. E nel frattempo è stato aperta da parte dell'ordine dei medici di Udine una procedura istruttoria nei confronti dei sanitari che hanno assistito Eluana negli ultimi giorni. Un atto dovuto, che già avvenne per Mario Riccio - l'anestesista di Piergiorgio Welby - che fu poi prosciolto dalle accuse.

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