giovedì 12 febbraio 2009

La rete anti stupro: nasce il portale ZeroViolenzaDonne


Non sono casi isolati ma episodi da enumerare in un’amara cronologia senza fine. Così dopo lo stupro di Guidonia con il branco assalito dalla folla e tanto sdegno, sono seguite ennesime violenze su donne, narrate dalla cronaca recente con il tono forse più spento che contraddistingue la routine, da Brescia a Frosinone, da Milano a Ragusa.
E proprio in questi giorni, dal 6 febbraio, decolla on line un nuovo portale, che già dal nome è emblematico ZeroViolenzaDonne.it, un progetto di informazione al servizio delle donne che giunge quanto mai propizio. Partendo da una rassegna stampa quotidiana che tocca ogni forma di violenza sulle donne, fisica o psicologica, limitazioni giuridiche o culturali, si diramano varie sezioni aggiornate settimanalmente, dalle statistiche alle analisi sulle normative in materia di diritti “rosa”, dall’editoriale, che ha una funzione di osservazione su come viene trattato il tema dello stupro, allo spazio dedicato ai Centri antiviolenza.
Dietro al portale c’è un manipolo di donne attive, spesso professioniste, che si rivolgono ad altre donne. “È fondamentale che prendano consapevolezza dei loro diritti” dice Monica Pepe, ideatrice del progetto. “Per questo è importante informarle delle leggi che esistono, dei diritti che hanno in materia di lavoro, previdenza, violenza subita…”.
Sotto la sezione “Diritti delle donne”, infatti, l’avvocato Barbara Spinelli ora parla della nuova legge all’esame del Senato che introduce il reato di stalking. E scrive: “Entrerà in vigore già dal giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Si tratta di un segnale forte”.

“ZeroViolenzaDonne è un servizio per ricordare che le donne possono migliorare la loro condizione, quali cittadini alla pari, come invece spesso non è, come mostrano anche le differenze di stipendi tra i due sessi o la rappresentanza politica” afferma ancora la Pepe, che è stata anche una delle organizzatrici della manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne del 24 novembre 2007 a Roma, a pochi giorni dall’aggressione e uccisione di Giovanna Reggiani. “Uno stupro è un attentato alla vita, alla salute fisica e psichica. Si deve ricordare che la violenza sessuale è sempre quella di un uomo verso la donna. Il problema è culturale, collegato anche a un immaginario televisivo ed educativo che continua a ridicolizzare la donna, come oggetto, relegata al ruolo di madre o di poco di buono”. Non è un caso che ZeroViolenzaDonne, sotto “Controimmagine“, settimanalmente prenda di mira anche due pubblicità che danno una visione negativa dell’universo femminile: tra queste quella che ha suscitato indignazione proprio in questi giorni, di una nota marca di abbigliamento con manifesti che ritraggono un poliziotto brasiliano nell’atto di perquisire in maniera violenta una ragazza.

Ed ora alcuni dati significativi. Nel 2007 il numero delle donne vittime di violenza in Italia ammontava a 1 milione e 150 mila (5,4%). In Europa - secondo i dati elaborati dall’associazione per i diritti del cittadino Codici - il 12-15% delle donne subisce quotidianamente violenze domestiche che rappresentano la prima causa di morte tra i 16 e i 44 anni, ancora prima di cancro, guerre e incidenti. “Il 90% delle violenze accade in famiglia” sottolinea la Pepe (il 69,7% degli stupri è opera del marito o del fidanzato, ndr). “Questo evidenzia ancor di più che si è di fronte a un problema culturale, ma i nostri politici non ne parlano e mostrano un certo imbarazzo a riguardo…”.

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