sabato 9 maggio 2009

Economia domestica: come risparmiare il 50 per cento sulla spesa. Ecco le regole da seguire

Risparmiare fino al 50 per cento sulla spesa per la tavola senza rinunciare alla qualità è possibile: è quanto afferma la Coldiretti che ha stilato una guida salva tasche attraverso il quale ogni famiglia può tagliare nettamente la spesa per gli alimentari.

Al riguardo è bene ricordare che in Italia la tavola è una componente determinante della spesa familiare che con 466 euro al mese per famiglia assorbe ben il 19 per cento delle risorse ed è seconda solo alle spese per l'abitazione.

La guida prevede utili consigli alla portata di tutti: recuperare gli avanzi della tavola, dedicare più tempo in cucina, riscoprire le ricette della nonna, acquistare in gruppo, scegliere prodotti locali e di stagione, tagliare le intermediazioni e coltivare un piccolo orto.

LA GUIDA

* RECUPERARE CON GUSTO GLI AVANZI

Polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia, sono una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi In un momento di difficoltà economica sono in molti - sottolinea la Coldiretti - ad utilizzare la fantasia e il tempo libero per recuperare con gusto i cibi rimasti sulle tavole.

Una usanza molto diffusa che nel passato ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come - precisa la Coldiretti - la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta.

* STOP AI PIATTI PRONTI

Cucinare in proprio secondo una analisi della Coldiretti consente di risparmiare fino a 5 volte rispetto al consumo di piatti pronti e soprattutto garantisce sulla qualità degli ingredienti che possono essere scelti con più cura.

* LE RICETTE DELLA NONNA

Riscoprire le ricette della nonna, dai bolliti agli spezzatini, che utilizzano tagli della carne meno conosciuti che possono essere acquistati a prezzi estremamente convenienti senza rinunciare alla qualità.

* PREPARARE IN CASA

Preparare in casa il pane, la pasta, le conserve, lo yogurt o le confetture oltre ad essere divertente e salutare aiuta - sostiene la Coldiretti - a risparmiare garantendosi la qualità degli ingredienti utilizzati. Una passione che sta coinvolgendo un numero crescente di italiani .

* NON SPRECARE

Nonostante la crisi, circa il 10 per cento dei soldi spesi dagli italiani per l'acquisto di prodotti alimentari finisce nella spazzatura con una tendenza all'aumento.

Ad essere gettati nel bidone sono sopratutto - sostiene la Coldiretti - gli avanzi quotidiani della tavola ma anche prodotti scaduti o andati a male con frutta, verdura, pane, pasta, latticini e gli affettati che si classificano tra i prodotti più a rischio.

* PRODOTTI LOCALI E DI STAGIONE

In Italia l'86 per cento delle merci viaggia su strada ed è stato stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri su camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare sulla tavola e spesso ci vogliono più calorie in termini energetici per portare gli alimenti al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali.

All'impatto ambientale si aggiunge quello economico che fa lievitare i costi dei prodotti importati da lunghe distanze spesso fuori stagione come nel caso dell'uva cilena o delle ciliegie argentine.

Acquistare prodotti locali - sostiene la Coldiretti - garantisce inoltre una maggiore genuinità e freschezza.

* PREFERIRE PRODOTTI SFUSI

Le confezioni incidono fino al 30 per cento sul prezzo industriale di vendita degli alimenti e pesano sulle tasche degli italiani spesso più del prodotto agricolo in esse contenuto.

Meglio allora comprare prodotti sfusi magari avvantaggiandosi dei distributori automatici che si stanno diffondendo nelle aziende agricole come quelli di latte fresco.

* TAGLIARE LE INTERMEDIAZIONI

Secondo una analisi Coldiretti/Swg un italiano su due nello stesso anno ha acquistato almeno una volta direttamente dal produttore agricolo e tra le motivazioni di acquisto dell'indagine Swg/Coldiretti spicca infatti la genuinità (63 per cento) seguita dal gusto (39 per cento) e dal risparmio (28 per cento).

Sono oltre 60mila le aziende agricole dove è possibile acquistare direttamente alle quali si aggiungono ormai centinaia di mercati degli agricoltori (www.campagnamica.it).

La vendita diretta del produttore è la forma di distribuzione commerciale che ha registrato la maggiore crescita nel 2008 battendo nell'alimentare negozi, hard discount e ipermercati, grazie ad un incremento dell' 8 per cento del valore delle vendite per un totale stimato in 2,7 miliardi di Euro.

* UN PICCOLO ORTO

Quasi quattro italiani su dieci (37 per cento) dedicano parte del tempo libero al giardinaggio e alla cura dell'orto, come misura antistress, per passione, per gratificazione personale o anche solo per risparmiare, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sulle attività del tempo libero pubblicati nel 2008 che fotografano un crescente interesse per la cura del verde.

Una opportunità disponibile non solo per chi dispone di spazi all'aria aperta ma - precisa la Coldiretti - anche di semplici terrazzi grazie all'offerta di piante di varietà adatte alla coltivazione in vaso.

Non solo dunque piante, fiori, basilico, rosmarino e mentuccia, ma anche pomodori, zucchine e lattuga disponibili nei vivai.

Impariamo a fare la spesa: arriva il vademecum per risparmiare 1.320 euro in un anno

Le famiglie italiane potranno risparmiare fino a 1.320 euro l'anno per l'acquisto di prodotti alimentari seguendo i consigli e i contenuti nel vademecum 'Impariamo a fare la spesa'.

Un opuscolo in cui si divide per fasce di costo, si suggeriscono alimenti 'alternativi' più economici e si consiglia quali prodotti acquistare a seconda della stagione.

Il libricino presentato da Confesercenti, Federconsumatori e Adoc sarà pubblicato in 10mila copie e distribuito nelle varie strutture territoriali che potranno avviare diverse iniziative per farlo arrivare ai consumatori. Mentre tutti quanti lo potranno consultare nei siti delle associazioni.

Il risparmio mensile sarebbe quindi di 110 euro, che però potrebbe aumentare per le famiglie numerose (fino a 1.850 euro l'anno per coppie con tre figli), per gli anziani (1.516 euro) e per le famiglie del Sud (1.640 euro).

Il vademecum contiene delle indicazioni che consentiranno ai consumatori di fare una spesa più oculata e, allo stesso tempo, avere prodotti di migliore qualità (stagionali, ecc.). Con i consigli che vanno dall'acquisto nel campo dell'ortofrutta, ai prodotti ittici, dai formaggi e salumi, alle carni.

Seguendo i consigli dell'opuscolo si stimano notevoli risparmi: per quanto riguarda i prodotti ortofrutticoli nel caso delle primizie o dei prodotti fuori stagione i prezzi possono essere superiori del 30-70% rispetto ad un prodotto di stagione.

Per i prodotti ittici, andrebbe considerata la differenza tra prodotto importato e nostrano, con differenze di prezzo che possono arrivare anche al 60%. Oppure, scegliendo tipologie diverse, la trota invece che l'orata, il persico invece che il dentice, i risparmi possono aggirarsi intorno al 30% nel primo caso e all'80% nel secondo.

Per il pane esiste una differenza di prezzo a seconda delle zone e del tipo prodotto richiesto. Il pane comune costa circa il 50% in meno rispetto ad un pane speciale, quello di pezzatura piccola costa di più di quello grande. Anche per le carni esiste una ''stagionalità'': in genere il maiale costa meno d'estate (10-20%), così gallina e cosce di pollo (30-20%), alcune pezzature di bovino adulto costano meno d'inverno (10%).

L'incidenza della spesa alimentare sul totale della spesa delle famiglie è del 18,8% (2 punti in meno rispetto al 1990), ed ammonta in media a 466 euro mensili, 5.592 euro l'anno.

martedì 5 maggio 2009

COME SPEDIRE UNA NEWSLETTER CON FACEBOOK


Facebook consente di inviare una newsletter ai propri iscritti (o fan). E' uno strumento gratuito molto utile per comunicare con i lettori di un sito o di un blog. Per spedire newsletter, comunicazioni o aggiornamenti è necessario aprire una pagina dei fan su Facebook e linkarla dal proprio blog/sito. Gli utenti saranno così invitati a visitare la vostra pagina su Facebook e diventare fan. Questo vi consentirà anche di conoscere face to face i vostri lettori più affezionati.

Una volta creata la pagina web su Facebook e ricevuto la registrazione dei primi fan, potete inviare la newsletter.

* Entrate su Facebook con la vostra login e password
* Cliccate in basso su "Gestione pagine"
* Sotto "attività recenti sulle pagine" cliccate sul nome della pagina per visualizzarla.
* Nella pagina successiva trovate nel menù di sinistra la voce "Invia un aggiornamento ai fan".
* Vi appare il box per spedire la newsletter, dove potete inserire il testo, le foto, i link e persino selezionare i destinatari per luogo di residenza, età e sesso.
* Una volta preparata la comunicazione, cliccate sul pulsante "Invia" per spedire la newsletter a tutti i vostri fan.


Un tool che farà impallidire gli esperti di Customer relationship Management, per di più... gratuito. E' sufficiente aprire un account su Facebook per gestire le proprie pagine, senza alcuna limitazione. C'è solo una controindicazione. Nel caso in cui Facebook, per qualsiasi motivo, decide di chiudere il vostro account, rischiate di perdere il database dei fan che avete costruito nel tempo. E' quindi consigliabile invitare su facebook gli utenti già iscritti ad un vostro servizio, ad esempio facendo iscrivere prima gli utenti sulla vostra newsletter, forum ecc, e successivamente anche su Facebook. Eliminando in tal modo ogni rischio di perdita dei dati.

Come scoprire il proprio volto da vecchio















Come sarai da vecchio? Per rispondere a questo quesito può essere utile visitare Face of the Future, un interessante tool online per generare il morphing di una foto. Caricando una propria foto, il tool Face of the Future consente di modificare il volto portandolo in avanti o indietro negli anni. E' anche possibile trasformare il volto con le sembianze di un animale.

Come utilizzare Face of the Future

1. Scattare con la web cam una propria foto. Il primo passo per giocare con Face of the Future è scattare un bel primo piano del volto tramite la web cam del computer o la fotocamera digitale. E' preferibile uno scatto molto ravvicinato, per lasciare spazio soltanto al viso, e con uno sfondo neutro e privo di ulteriori dettagli.
2. Caricare la foto sul sito di Face of the Future, selezionando il sesso, la propria fascia d'età (bambino, ragazzo, adulto o vecchio) ed i propri caratteri somatici dominanti (afro-caraibico, caucasico, asiatico).
3. Selezionare in drag and drop il vostro volto all'interno di un rettangolo. Successivamente vi chiederà di indicare la posizione degli occhi e del mento.

A questo punto potete iniziare a giocare con la trasformazione. E' possibile trasformare l'immagine da adulto a vecchio, da ragazzo ad adulto ecc. Ma non solo. Giocando con il tool possiamo trasformare il volto in un manga oppure in un vero e proprio quadro nello stile del Botticelli, Modigliani... Oppure in una scimmia. Ecco un esempio pratico del risultato:

Face of the Future

Per caricare la propria foto su Face of the Future e giocare con il tool. http://morph.cs.st-andrews.ac.uk/Transformer/index.html

CO2, oggi o domani è sempre CO2


La CO2 è sempre CO2, e bisogna calcolarne la quantità totale emessa dal’uomo sin dagli inizi della rivoluzione industriale. L’atmosfera è come un serbatoio di dimensioni limitate, che noi stiamo riempiendo di gas serra: l’importante è il quanto, non il quando, e anche la politica dovrebbe saperlo e comportarsi di conseguenza. E’ questa la proposta avanzata nei giorni scorsi su Nature da ricercatori che analizzano gli effetti dell’anidride carbonica, il maggior responsabile dell’effetto serra e del riscaldamento globale.

I modelli testati dagli scienziati britannici che hanno pubblicato il primo studio sulle emissioni cumulative di CO2 dicono che il momento in cui avvengono le emissioni non è rilevante: l’importante è il totale cumulativo delle emissioni avvenute nel corso di secoli. Per questo non ha senso scegliere politiche per tagliare le emissioni da qui al 2020, o al 2050. Per esempio, mille miliardi di tonnellate di CO2 emesse dal 1750 al 2500 causerebbero un aumento della temperatura di due gradi. Il fatto però è che l’umanità ha già emesso metà di quel totale, e ai ritmi odierni emetterà l’altro mezzo triliardo di tonnellate in meno di 40 anni.

Il secondo studio, questa volta a maggioranza tedesca, si concentra sui metodi per contenere l’aumento di temperatura entro i due gradi da qui al 2100. Il loro modello dice che per raggiungere questo obiettivo non dobbiamo superare gli 0,9 triliardi di tonnellate totali. Purtroppo, un terzo di questa quantità è stato emesso soltanto negli ultimi nove anni.

Gli autori degli studi sostengono che vedere le emissioni come una risorsa esauribile renderà più semplice, per politici ed economisti, affrontare il problema del global warming: "Se bruci una tonnellata di anidride carbonica oggi, non puoi bruciarla domani… hai a disposizione uno stock finito."