sabato 21 febbraio 2009

Sanremo, potentina Arisa vince tra i giovani. «Mi sento come Calimero...»



SANREMO – Arisa, 26 anni, nata a Genova ma d’origine di Pignola, in provincia di Potenza, dove ha sempre vissuto, è la vincitrice del Festival di Sanremo nella categoria Proposte 2009 con il brano «Sincerità». Ieri, nella serata dei duetti era accompagnata al pianoforte del maestro Lelio Luttazzi. Il giudizio è arrivato con sistema di votazione mista espresso attraverso il televoto, con un peso percentuale del 50 per cento; e dalle giurie specializzate dei rappresentanti delle radio, tv e siti web accreditati e delle testate di carta stampata, agenzie, siti web e Tg e Gr nazionali e stranieri accreditati, ciascuna con un peso percentuale del 25 per cento. Applausi in sala stampa all’annuncio dell’esito del voto.

Il nome Arisa è un nome d’arte. Lei si chiama Rosalba Pippa e il nome d’arte è in realtà un acronimo familiare: A come Antonio, il padre autista; R come Rosalba, cioè lei stessa; I come Isabella, la sorella ventenne con l’hobby della fotografia e il flauto traverso; S come Sabrina, l’altra sorella di 17 anni, anche lei avviata verso la carriera di cantante; A come Assunta, la mamma casalinga. «Non piango più...», ha promesso la vincitrice.
Festival di Sanremo Arisa
Nata a Genova ma «dopo solo 6 giorni» trasferita a Pignola in provincia di Potenza, ha un diploma di estestista. Nel 2007 ha vinto la borsa di studio come interprete al Cet di Mogol, dal quale subito dopo la vittoria ha ricevuto un sms di complimenti. Ma anche Gianni Morandi vuole salutarla personalmente. La sua telefonata arriva mentre è assalita in sala stampa dai flash dei fotografi: «Grazie, grazie. Lei è bravo», dice timidamente, facendo sorridere i presenti, conquistati dai suoi modi incerti. «Morandi mette d’accordo tutti, se piace a me e a mia madre ha capito qualcosa della vita», afferma.


«Preferisco essere paragonata a Calimero che a Naomi Campbell. Punto sull'ironia perchè non ho un buonissimo rapporto con il mio aspetto fisico»

Sul suo look originale, dice: «Ho sempre sempre prediletto ... si può dire 'prediletto'? – chiede sgranando gli occhi – uno stile buffo. Metto spesso pantaloni larghi e gli occhialoni. Mi reputo più simpatica che carina, quando mi dicono quanto sei bella non ci credo».
Per lei Sandra Mondaini e Raimondo Vianello sono «l'emblema di quella comicità un po' mattacchiona, molto educata, che io preferisco e che spero possa far parte piano piano del mio rapporto con il pubblico».

Ieri sera per l’emozione ha dimenticato di ringraziare Lelio Luttazzi, che l’ha accompagnata sul palco nel duetto di giovedì: «E' stata la ciliegina sulla torta. Io amo molto il varietà e lui è un maestro estremamente umile, competente, probabilmente troppo severo con se stesso, non sa neanche lui quanto vale. Accanto a lui mi sono sentita sicura e onorata».
Il suo album («Sincerità», che contiene sei brani) è uscito ieri e in poche ore la sua esibizione a Sanremo su You Tube ha già avuto 20mila contatti.

• Pignola è in festa
• Coro di congratulazioni da rappresentanti istituzionali e politici lucani

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