mercoledì 11 marzo 2009

Franceschini contro proposta di Berlusconi sul voto ai capigruppo: per lui il Parlamento è un ingombro


Roma, 11 mar. - (Adnkronos) - "Non si sa se ridere o se piangere". Dario Franceschini (nella foto) intervenendo a 'Unomattina', contesta con forza la proposta di Berlusconi di far votare i capigruppo per tutti in aula in Parlamento. "E' un pezzo dell'idea che Berlusconi ha del Parlamento: un ingombro alla sua luminosa idea di governo. Il passaggio successivo sarà quello di avere un solo tasto nel suo ufficio in modo da far votare lui per tutti", ha aggiunto il segretario del Partito democratico.

Di fronte alla crisi economica, il numero uno del Pd critica l'atteggiamneto del premier: "Berlusconi - dice - non è ottimista, finge di esserlo. Ma il suo non è un atteggiamento giusto e onesto. Gli altri capi di governo non negano la crisi e si impegnano ad affrontarla, Berlusconi non deve negare la crisi ma affrontarla perché chi non ha soldi come fa a spendere?".

Per Franceschini, inoltre, la risposta che il presidente del Consiglio ha dato alla proposta del Pd sull'assegno per i disoccupati, il fatto che sarebbe un incentivo al licenziamento, dimostra che Berlusconi "ha un'idea degli imprenditori italiani come degli imbroglioni che licenzierebbero per far lavorare in nero i dipendenti e incassare l'assegno. Questo significa pensare che l'Italia sia fatta da cattive persone, per me non è così''.

Quindi la proposta del Pd per fronteggiare la crisi: "Allentare il patto di stabilità con i Comuni, è questa la proposta del Pd". "C'è bisogno - spiega - di infrastrutture, di strade e di treni, ma bisogna dire onestamente che queste non sono le risposte alla crisi, perché questi cantieri finiranno tra tre o quattro anni e non si può aspettare tanto. Bisogna invece far ripartire i cantieri pronti ma sospesi, quelli degli enti locali che risolvono i problemi delle comunità".

Quanto alle soluzioni adottate da Palazzo Chigi per l'allarme sicurezza, Franceschini rimarca: "La sicurezza è un diritto degli italiani e lo Stato deve garantirla mettendo più polizia e carabinieri nelle strade e non facendo operazioni di immagine, come i militari in strada, o di demagogia, come le ronde. Noi siamo l'unico paese al mondo in cui si pensa di appaltare la sicurezza ai privati".

"Noi abbiamo fatto una proposta concreta - ricorda quindi il leader del Pd - che è quella di unificare il voto delle elezioni e del referendum, si risparmierebbero 460 milioni di euro, si potrebbero spendere per assumere 5.000 poliziotti e per mettere la benzina nelle macchine delle forze dell'ordine. La proposta e' in Parlamento, se vogliono la sostengano".

Dalla questione sicurezza alla presidenza Rai. "Non ho fatto nessuna rosa di nomi", fa sapere Franceschini, che sottolinea: "Le priorità degli italiani e del Partito democratico sono altre, ma c'è una legge sbagliata, che noi abbiamo avversato, che si impone che il presidente sia scelto in base all'intesa tra maggioranza e opposizione. Sono costretto ad una trattativa abbastanza sgradevole, spero che faremo presto, ma comunque tutto sarà pubblico, trasparente, niente di nascosto".

Infine Franceschini ha richiamato all'importanza che ha per il Partito democratico l'abbandono delle tensioni interne, negando lo spostamento a sinistra di cui si parla per il suo partito. "I nostri elettori - spiega - non sopportano le litigiosità e il logoramento dei leader che c'è stato fino ad ora, di fronte alla gravità delle situazioni delle famiglie italiane e all'inadeguatezza del governo vogliono vedere una squadra che faccia gioco di squadra. Fino adesso sta funzionando, anche grazie allo choc delle dimissioni di Veltroni".

"Sorrido di fronte a questo schema politologico sullo spostamento a sinistra del Pd - ha spiegato - se si cerca una risposta con un assegno mensile a chi si trova senza lavoro a zero euro e' una cosa di destra o di sinistra? Se si dice che le pensioni sono basse e' una cosa di destra o di sinistra? Questo sono schemi del passato - conclude Francerschini - i cittadini guardano se una idea è buona o cattiva e non da dove viene l'idea".

Nessun commento: