giovedì 29 gennaio 2009

Incentivi per l'auto nuova verso un bonus da 1500 euro

Secondo le indiscrezioni la nuova rottamazione varrà per l'acquisto di un'auto
Euro4-5, elettrico o ibrido con emissione non oltre 140 g/km di CO2 o 130 g/km se diesel

Incentivi per l'auto nuova
verso un bonus da 1500 euro

Ma l'attesa degli aiuti blocca le vendite: le stime di gennaio sono a meno 50%
di VINCENZO BORGOMEO


Incentivi? Si, fra dieci giorni, realizzati con decreto legge, e con un bonus di 1500 euro per l'acquisto di un'auto Euro 4 o Euro 5, elettrico o ibrido con emissione non oltre 140 g/km di CO2 se benzina o 130 g/km se diesel. Il tutto abbinato all'esenzione della tassa di possesso (bollo) per 1 anno o di tre anni se l'auto rottamata è una Euro0. E già perché anche per il 2009 gli aiuti all'acquisto di auto nuove saranno vincolati alla distruzione di una vecchia macchina, purché immatricolata entro il 31 dicembre del 1997.

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Le auto circolanti in Italia divise per livello di emissione, da Euro 0 a Euro 5

Confermato anche lo stesso incentivo di 1500 euro se si rottama un'auto e contestualmente si stipula un contratto annuale di car-sharing o un abbonamento annuale al trasporto pubblico.

Questo è quello che emerge dalla prime indiscrezioni dal tavolo tecnico riunitosi ieri a Palazzo Chigi. In pratica si tratta di un grosso passo avanti rispetto agli aiuti governativi dello scorso anno (che arrivavano al massimo a 800 euro, oppure a 1200 rottamando due vecchie auto), ma che lascia deluse le associazioni che rappresentano concessionari, importatori, e case italiane: la loro richiesta era infatti quella di ampliare la fascia di auto rottamabili, estendendola a tutte le Euro2, quindi le auto immatricolate dal 1998 alla fine del 1999.

La scelta del governo invece include solo il primo anno di Euro2, e per un motivo molto semplice: l'obiettivo - dichiarato - è quello di non creare troppe disparità sul mercato europeo. E visto che la Germania ha appena lanciato super incentivi da 2500 euro, con questa manovra l'Italia dovrebbe scongiurare enormi differenze di prezzo (1000 euro di differenza di prezzo saranno compensate ampiamente dalla offerte commerciali delle case e renderanno poco conveniente il commercio di auto dalla Germania all'Italia).

Insomma, dovendo scegliere (l'ostacolo com'è noto è la copertura di bilancio che il ministro Tremonti ha già posto più volte come elemento non negoziabile) si punta ad aumentare l'importo dell'incentivo più che ad estendere le auto rottamabili: dai primi calcoli l'esborso economico per lo Stato sarebbe lo stesso. Ma non è tutto: il governo starebbe lavorando anche all'introduzione di una sovrattassa sulle auto più inquinanti, ma quest'ultima ipotesi è ancora tutta da verificare.

Il problema, però, ora è un altro: il mercato dell'auto è completamente paralizzato, e non solo per la crisi. Tutti questi annunci di incentivi, i tavoli di discussione e le dichiarazioni dei ministri hanno ovviamente bloccato le vendite perché chi deve (o vuole, caso più raro visti i tempi...) comprare un'auto ovviamente aspetta. E considerando che ormai il mese di gennaio è finito, le stime per il crollo delle immatricolazioni sono nell'ordine del 40,50%. Un record negativo assoluto.

Ed è per questo che ieri il presidente Montezemolo aveva lanciato l'allarme per "fare presto" e che oggi il segretario del Pd Walter Veltroni in un incontro con imprenditori e associazioni di categoria alla Camera di commercio di Nuoro, polemizza con i tempi del governo per affrontare la crisi dell'auto: "Sono favorevole agli incentivi per l'auto - ha spiegato Veltroni - ma quando ci sono crisi così i problemi non si risolvono a 10 giorni, a un mese o a un anno ma ad horas. Si lavora giorno e notte e si trovano le soluzioni anche perchè gli annunci paralizzano il mercato e sono posti di lavoro che si perdono".

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